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Il pittore D’Ardia Caracciolo

Il pittore D’Ardia Caracciolo

Ritratto di Lorenzo D’Ardia Caracciolo

Bronzo

62 x 57 x 44

1946

n. inv. 954

L’opera ritrae un amico di Venanzo Crocetti, anch’egli artista, più precisamente incisore, che con il maestro di Giulianova condivise molte occasioni d’esposizione, in particolare rassegne nazionali e internazionali, ma anche un rapporto d’amicizia documentato da alcune lettere conservate presso l’Archivio Crocetti.

Lorenzo D’Ardia Caracciolo (Civitavecchia, 26 luglio 1906 – Roma, 16 giugno 1983) fu allievo e assistente di Ferruccio Ferrazzi, docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma che fu membro della giuria alla “Mostra Internazionale d’Arte Sacra” del 1934. In tale occasione, Ferrazzi conobbe Crocetti con il quale strinse una fruttuosa amicizia aiutandolo a introdursi negli ambienti culturali e facendo conoscere i suoi lavori tra i collezionisti più importanti. D’Ardia Caracciolo partecipò, come Crocetti, alle mostre sindacali del Lazio e fu presente alla Quadriennale di Roma del 1935 e 1939 e alle Biennali di Venezia del 1936, 1938 e 1940. In particolare, alla terza edizione della Quadriennale di Roma (1939), Venanzo Crocetti fu rappresentante della giuria eletta dagli artisti.

In questo ritratto è rappresentato seduto in poltrona in atteggiamento meditativo, elegante e composto come un nobile antico, dallo sguardo acuto e concentrato. L’opera non è terminante e manca delle gambe, probabilmente per un difetto di fusione. Non si conosce la datazione dell’opera, ma una versione più piccola (23x14x16 cm.) e completa della medesima composizione, conservata presso il deposito bronzi del Museo Crocetti, è datata 1946 (inv. n. 149); nel deposito dei bronzi si conserva anche un altro ritratto dell’amico artista, eseguito nel 1968, limitato alla sola testa (inv. n. 150).