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Il pescatore

Il pescatore

bronzo

82 x 64 x 66 cm

1972

n. inv. 97

Piegato dalla fatica, più che dagli anni, con le membra ormai irrimediabilmente torte per la posizione cui il lavoro lo costringe, questo pescatore cattura la preda e la trae fuori dall’acqua con le nude mani, unici strumenti di lavoro. Il cappello a tesa larga protegge dalle intemperie ed è lo stesso che Crocetti pone sulla testa dei tanti personaggi che dal popolo ha tratto per renderli simulacri bronzei.

La torsione del busto piegato in avanti si inserisce in uno studio anatomico che ha come prototipo la posizione del celeberrimo Discobolo dello scultore greco Mirone di Eleutère (455 a.C.): il pescatore di Crocetti, però, non è un giovane atleta, ma un uomo qualunque invecchiato dalla fatica i cui muscoli aderiscono alla pelle prosciugati dal sole e dalla vita frugale.

La ruvidezza della superficie con cui Crocetti ha rifinito l’opera è parte integrante della ricerca formale: palesa il crudo realismo di una vita qualsiasi la cui monumentale dignità è custodita nella tensione di un gesto.

Una seconda fusione è conservata presso una collezione privata giapponese.