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Giovanella

Giovanella

bronzo

49 x 29 x 19 cm

1943

n. inv. 176

Tra la seconda metà degli anni ’30 e l’inizio del decennio successivo, Il Ministero dell’Educazione Nazionale comprò molte opere di Venanzo Crocetti, la maggior parte delle quali furono destinate alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (GNAM) dove attualmente sono conservate. La prima acquisizione risale al 1936 e riguarda una Testa d’uomo in bronzo, creata nel 1934 e presentata alla VI Mostra Sindacale del Lazio. L’anno successivo, fu acquistata una delle sculture più identificative del catalogo di Crocetti: Fanciulla al fiume, terracotta presentata alla XX edizione della Biennale di Venezia (vedi n. inv. 7). Nel 1943, Crocetti partecipò alla IV Quadriennale di Roma e fu l’occasione per una nuova acquisizione da parte del Ministero dell’Educazione: oltre al Ritratto d’uomo in bronzo (vedi n. inv. 173), il Ministero avrebbe voluto acquisire anche Giovanella, opera esposta nel 1948 alla Rassegna Nazionale d’Arti Figurative del dopoguerra. La trattativa non fu semplice e non andò a buon fine: Ministero dell’Educazione offerse centocinquantamila lire (da cui ne dovevano essere detratte trentamila la commissione da parte dell’Ente Autonomo Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte). Per Crocetti la cifra era inaccettabile, poiché non avrebbe coperto nemmeno le spese di realizzazione; lo scultore di Giulianova, dunque, propose, per lo stesso importo, la cera (che si impegnava di tradurre in marmo) intitolata Ritratto di mia sorella, opera presentata in occasione della V Quadriennale di Roma. La trattativa si concluse nel 1950 con l’acquisto del bozzetto, che non ebbe mai una versione in pietra, per la somma di centoventimila lire.

Giovanella rimase presso lo studio dell’artista fino alla morte e dunque passò ai beni del Museo a lui dedicato. Lo sguardo dolce, ma al contempo austero, ben si addice a questa figura muliebre dagli accenti classici che tanto ricorda la ritrattistica romana, si veda a tal proposito il Ritratto muliebre in marmo attualmente a Londra ma proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini di Roma (II sec., SPSAEPM n. 695 e Inventario C.R.P. del 10/3/1995 e del 12/2000).