Ritratto di donna

Bronzo

57x23x25 cm.

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n. inv. 227

Category: Scultura

Descrizione

Il volto profondamente particolareggiato, dalle superfici perfettamente levigate, appartiene a una donna adulta, sicuramente non a una ragazza o un’allieva di danza, modelli di giovinezza femminile cui spesso il maestro abruzzese scelse per soggetto. Non si conoscono le circostanze di esecuzione, ma proprio perché così tanto rifinita, fa pensare a uno studio di una tipologia fisionomica da fissare per poter essere eventualmente utilizzato in composizioni più ampie.

Una delle principali peculiarità del lavoro di Venanzo Crocetti è la quasi totale impossibilità di seguire una evoluzione stilistica: gli accenti più classici dei primi decenni vengono solo leggermente attenuati nella maturità; come, d’altra parte, la maggiore inclinazione alla semplificazione delle forme in ragione del concetto, più che dei volumi (caratteristica che lo avvicina al linguaggio contemporaneo con qualche vaga tangenza verso l’astrattismo) si ritrova anche in alcune opere degli esordi. Una distinzione più efficace consiste nel distinguere la funzione delle opere in base alla lavorazione volumetrica e superficiale che il maestro applicò: in linea generale, le teste, che definiscono tipologie fisionomiche varie, presentano una maggiore definizione dei tratti peculiari e hanno un modellato più levigato. Questa puntualità nella rappresentazione viene stemperata da una scabrosità della superficie, da un tratto più ruvido, nelle composizioni più ampie.

Sulla base delle considerazioni stilistiche, della totale assenza dell’opera nella bibliografia delle esposizioni organizzate durante la vita del maestro e, soprattutto, dalla affinità che questo volto ha con la Sibilla stante del 1998 (inv. n. 88), l’esecuzione dell’opera è verosimilmente da collocare negli ultimi anni di produzione del maestro.

Dal 2016 in esposizione permanente presso il Museo Venanzo Crocetti.

Inedito