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Leonessa

Leonessa

bronzo

110 x 190 x 87 cm

1936

n. inv. 246

La passione che Venanzo Crocetti conservò per tutta la vita nei confronti degli animali, e in particolare per le fiere, fu talmente tanto intensa da venire da egli stesso narrata nella propria autobiografia. Dalla fine degli anni ’20, quando ancora il maestro abruzzese viveva nel quartiere Flaminio di Roma, le sessioni di studio anatomico e ricerca del movimento dei felini di grande taglia si svolgevano presso lo zoo cittadino non lontano dalla propria abitazione; è lo stesso Crocetti, inoltre, a ricordare la frequentazione del Grande Circo Sneider, accampato dal 1931 presso il piazzale dei Prati Strozzi, per osservare da vicino i leoni e le altre bestie feroci del serraglio ambulante.

La prima versione di quest’opera, in patina nera, fu presentata alla XXI Biennale di Venezia facendo aggiudicare all’autore il Gran Premio della Giuria (inv. n. 17); la fortuna critica di questa scultura determinò l’esecuzione di alcune copie autografe, tra cui questa seconda fusione in patina di colore bronzo-dorato allestita presso il giardino del Museo Crocetti: la finitura più chiara mette in risalto l’atteggiamento di aggressiva difesa della sinuosa prestanza dell’animale, poiché della trattazione volumetrica non si privilegia il movimento e la lucentezza superficiale ma la tensione muscolare portata al massimo sforzo.

Leonessa