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Fanciulla che si pettina
Fanciulla che si pettina

Fanciulla che si pettina

bronzo

70 x 52 x 45 cm

1960

n. inv. 98

La fanciulla, ritratta fino al busto, fa parte della tradizione iconografica delle scene di toeletta, la cui origine rinascimentale si fuse con l’antico concetto della vanitas, ossia l’effimera ricerca della bellezza che inesorabilmente sfugge. Nella cultura moderna, invece, la stessa scena è stata interpretata come omaggio alla forza generatrice della donna, considerata quale Venere primigenia. Da Giovanni Bellini (Giovane donna nuda allo specchio, olio su tavola, 1515, Vienna, Kunsthistorisches) ad Auguste Renoir (La toilette: femme se peignant, olio su tela, 1910, Parigi, musée d’Orsay), la beltà della giovinezza femminile ha sempre trovato nel gesto del pettinare i capelli la celebrazione più tipica.

La fanciulla di Crocetti è poco più che adolescente ed esprime, nel suo sorriso appena accennato, l’autocompiacimento per la propria grazia, per quei lunghi capelli che con tanto orgoglio sta lisciando.