Presso il Museo Crocetti, sono conservate quattro versioni dello stesso tema iconografico riguardante la lotta tra belve feroci. La prima prova fu eseguita nel 1962 (n. inv. 76), l’ultima dodici anni dopo (n. inv. 77) mentre le altre due risalgono entrambe al 1968 (n. inv. 78). Queste coeve sono le versioni che hanno la maggiore attinenza stilistica, costituendo una sorta di copia l’una dell’altra, con leggere modifiche. L’unica differenza evidente è la posizione dell’animale atterrato, che in questo esemplare è meno supino rispetto all’altra versione, dando alla composizione un maggiore dinamismo.
Rispetto agli altri due esemplari, invece, le versioni del 1968 palesano una ricerca realistica più evidente, una volontà di attardarsi meno nell’eleganza compositiva che caratterizza soprattutto l’ultima prova del 1974. Gli arti contorti e agitati dalla singolar tenzone palesano in modo più immediato lo spasmo di dolore nell’estremo sforzo della sopraffazione. La posizione leggermente più verticale dell’animale atterrato, però, restituisce a questa versione la compostezza formale che diventerà la caratteristica principale dell’ultimo esemplare (n. inv. 77).
