Vai ai contenuti della pagina Vai al pié di pagina

VIII QUADRIENNALE NAZIONALE D'ARTE

martedì 1 dicembre 1959 - venerdì 1 aprile 1960
Roma, Palazzo delle Esposizioni
l'Arte di Crocetti fuori sede

"Benché io non sia stato un grande credente nelle esposizioni – e maggior fede rivolgo ad una più precisa funzione dell’opera d’arte – la mia presenza nelle mostre risale a quando ero un ragazzo di quindici anni: molti ricorderanno quanto furono vaste le mie partecipazioni fino al 1942, anno in cui, per cause belliche, le esposizioni nazionali e internazionali furono sospese.
Successivamente, alla ripresa delle manifestazioni d’arte, dopo il penoso periodo di guerra, il mio lavoro destinato ad essere esposto, può praticamente ridursi a due Biennali e ad una personale alla VI Quadriennale.
La mia opera, in questi ultimi dieci anni, è stata principalmente rivolta a lavori per una decisa destinazione, nonché al concorso internazionale per la esecuzione delle porte bronzee della Basilica di S. Pietro in Vaticano, una delle quali, affidatami, mi tiene tutt’ora impegnato.
Riprendo ora la mia attività di espositore con questa Quadriennale.
Non è difficile immaginare quanto possa essere attraente per l’artista il lavoro destinato ad essere esposto, specialmente in un tempo come il nostro che concede, a chi opera, quella totale libertà di espressione, che si muove entro uno spazio segnato da limiti veramente opposti: mentre la critica trova motivo e interesse di mettere in luce i valori positivi e negativi nascosti nella produzione di tutte le tendenze: dal «realismo», ai saggi degli «informali» (ultimo termine di moda) che interessano, sembra, quest’ultimi, anche la patologia medica. Un mondo, questo, dove l’artista – quasi sempre in buona fede – si muove, ora con un ritmo esaltato, ora in un clima di depressioni, i cui risultati, spessissimo, si riducono ad una gradevole e ingenua bugia e le poche verità si perdono di vista sia pure momentaneamente in un miscuglio di piacere inconscio e di sottile malizia, per accogliere festosamente il «nuovo» comunque esso sia.
Le mie idee sull’arte non sono complicate. Come per la vita, la mia tendenza è stata sempre quella di chiarire un certo concetto, nato da quando ho incominciato a pensare; un concetto che tende soprattutto a consolidare una mia armonia, la cui formazione vorrebbe non perder mai di vista la comprensione della logica degli avvenimenti che si muovono lentamente o rapidamente intorno a me; così per il mio lavoro.
Amo le tecniche, le materie e le raffinatezze dei mestieri, certi antichi modi del fare le cose per le quali nasce l’opera d’arte: modi che non cambiano mai, che ritornano sempre, e si rendono attuali solo per le «variazioni».
Mi piace il tempo in cui vivo, anche se la mia tendenza naturale potrebb’essere quella – almeno fino ad oggi – di preferire un’epoca più lineare, di maggiore visibilità dei traguardi. Apprezzo però le ansietà, i sinceri conflitti morali, i nuovi impieghi tecnici dell’artista moderno il quale, non può ignorare il rapporto fra le meraviglie tecnico-scientifiche del nostro tempo e le espressioni dell’arte.
Sento d’esser portato ad una conquista lenta dei segmenti che compongono le parabole evolutive degli avvenimenti dell’arte. Questo senso di cautela, l’ammirazione per le grandi opere dei tempi migliori, mi vietano persino il compiacimento di certe mutilazioni delle forme, certe incompiutezze che posseggono indubbiamente un loro fascino, certi ritrovati archeologici, tanto cari oggi alla letteratura delle arti figurative.
Le cinque sculture qui esposte appartengono tutte al 1958 e ognuna di esse risponde al tentativo di risolvere problemi diversi: dalla «Fanciulla con le trecce» una forma assoluta, serrata, regolata da certi ritmi di «assi», alla «leonessa ferita» che vuol essere un primo passo per una scultura di maggiore dimensione, attualmente in esecuzione, rappresentano per me dei fatti che si chiudono per nuove esperienze."
scriveva Venanzo Crocetti per la Quadriennale (VIII Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma, catalogo mostra a cura di Quadriennale di Roma (Roma, Palazzo delle Esposizioni, dicembre 1959-aprile 1960), De Luca Editori d’Arte, Roma 1959)

VIII QUADRIENNALE NAZIONALE D'ARTE
VIII QUADRIENNALE NAZIONALE D'ARTE
VIII QUADRIENNALE NAZIONALE D'ARTE
VIII QUADRIENNALE NAZIONALE D'ARTE
VIII QUADRIENNALE NAZIONALE D'ARTE