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BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA

venerdì 5 maggio 2023 - giovedì 18 maggio 2023
Museo Crocetti
Esposizioni Temporanee

Personale di Gerhard Ludwig Schwarz

Inaugurazione 5 maggio ore 17.00

Venerdì 5 maggio alle ore 17.00, il Museo Crocetti, apre le sue porte alla mostra personale di Gerhard Ludwig Schwarz, Beethowen, nella natura eterna.

In esposizione 24 tele – dodici paesaggi sono nati inizialmente dal vero eseguiti uno per ogni mese dell’anno. L’artista ha percorso dodici sentieri lungo il fiume Treja, attorno al paesino di Calcata, scegliendo le vedute e realizzando altrettante variazioni sul tema dell’acqua e della natura. Rientrando dai luoghi per lui familiari, conosciuti e praticati, nella concentrazione dello studio, altre 12 tele gemelle, scaturite ciascuna dalla relativa versione iniziale, sono nate dall’ascolto della musica di Beethoven, una sorta di meditazione che ha prodotto opere diverse, meno legate al contingente.
Alla fine del percorso, scrive l’artista: “I miei sensi vedevano più degli occhi. L’ispirazione creativa della Natura in Beethoven ha suscitato musica immortale, in me le sue armonie hanno suscitato nuovi colori e nuove visioni”.
L’ALLESTIMENTO presenterà le opere appaiate come dittici: ciascuna veduta accanto alla versione ispirata dalla musica di Beethoven, oltre ad un trittico di grande effetto; è proprio il caso di dire “variazioni sul tema”, non a caso un termine musicale.

La mostra è finanziata dalla Fondazione Franz Ludwig Catel.

Il mio nome è Gerhard Ludwig Schwarz, sono nato in Germania, quindi oltre la patria, mi unisce a Beethoven una parte del mio nome.

L’incontro con il Maestro è stato molto casuale, mia moglie in quel periodo ascoltava spesso la musica di Beethoven, ed io ne sono rimasto profondamente colpito, come se l’avessi sentita per la prima volta. Lei seguiva anche un giovane youtuber, appassionato del Maestro, che spiegava cosa ci fosse oltre le sue note, la sua estrema modernità, la genialità negli accordi e cercava di svelare cosa lo avesse spinto a creare queste opere divine, molte delle quali legate indissolubilmente all’amore per la Natura. Così è nato il mio interesse per Beethoven, camminando lungo i miei amati sentieri nella valle del Treja, sentivo riecheggiare in me questa unione con il Maestro. Avevamo quindi in comune il nome, la patria e la passione per le rocce, i boschi, i ruscelli.

Non mi restava che cominciare … Nel primo ciclo delle mie opere, dipinte rigorosamente en plein air, si rispecchia perfettamente il mio amore infinito per la Natura, così come appare, perfetta e mutevole nel susseguirsi delle stagioni; nel secondo ciclo pittorico qualcosa è cambiato. Il mio animo è andato alla ricerca di nuove armonie, sviluppando uno stile più attento alla purezza dei colori che alla forma.

I miei sensi vedevano più degli occhi.

L’ispirazione creativa che la Natura in Beethoven ha suscitato musica immortale, in me le sue armonie hanno suscitato nuovi colori e nuove visioni.

La mostra è stata finanziata dalla Fondazione Franz Ludwig Catel.

e ha avuto il Patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e del Municipio Roma XV.

SCHEDA TECNICA

Titolo: Beethoven, nella natura eterna

Artisti: Gerhard Ludwig Schwarz

Inaugurazione: venerdì 5 maggio 2023 ore 17.00

Durata: dal 5 al 18 maggio 2023

Orari: da lunedì a venerdì 11-13 e 15-19 / sabato 11-19 / domenica chiuso

Luogo: Museo Crocetti – Via Cassia, 492, 00189 Roma RM


Eventi in mostra

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ROMA A NORD DEL TEVERE” di M. Cristina Crespo

Collana “Quaderni del Grand Tour” diretta da R. Mammucari

Ed. LUOGHINTERIORI

Sabato 13 maggio ore 17

Nell’ambito della mostra personale del pittore tedesco Gerhard Schwarz “Beethoven Nella Natura Eterna” la storica dell’arte Stefania Severi e la regista Maria Paola Orlandini presenteranno il libro di M. Cristina Crespo “Roma a Nord del Tevere”.

L’ultimo volume della collana “Quaderni del Grand Tour” edito da Luoghinteriori è dedicato a Roma Nord, al territorio che una volta era costituito da campagna, “Er Deserto” come lo chiama il Belli, cosparso di borghi, castelli, stazioni di posta, casali, oggi divenuto periferia romana, tra le vie consolari Cassia e Flaminia. Si tratta di due strade di origine romana che condussero a Roma dal nord Europa eserciti, pellegrini e infine i viaggiatori del Grand Tour, di ogni estrazione e nazionalità.

Ci troviamo all’ultima tappa prima dell’entrata alla città eterna, attraverso la Porta del Popolo. Nel libro si ridà vita a immagini, vedute, testimonianze dei molti viaggiatori che passarono, alla loro storia e , insieme, alla storia dei luoghi che descrissero.

Numerosi sono i monumenti che furono riprodotti in numerose stampe e vedute, come La Tomba di Nerone o il Ponte Milvio, presso il quale la vittoria di Costantino contro Massenzio decise il futuro dell’umanità (perfino nell’affresco di Piero della Francesca sembrerebbe di riconoscere le reali curve del Tevere nel punto individuato dagli storici). Molti sono i toponimi conservati dentro l’odierna periferia: La Giustiniana, La Storta, Isola Farnese…. La Storta ad esempio è la curva pericolosa, dove si rompevano le carrozze per il troppo correre, nell’intento di sfuggire ai briganti, che fa da sfondo indifferente alle visioni di S. Ignazio di Loyola, all’eccidio nazista dei Martiri, alla sosta forzata di Leonardo da Vinci o di Alessandro Dumas. Si trattava dell’ultima tappa prima di entrare in città e spesso le impressioni erano tutt’altro che positive.

Nl libro c’è La Torre delle Cornacchie di Turner, della quale il pittore inglese fece più schizzi, il racconto delle passeggiate di Goethe all’Acqua Acetosa o a Monte Mario, il ricordo delle pittoresche forre di Civita Castellana amate dai pittori Francesi.

ESISTONO DUE VERSIONI DEL LIBRO: nella prima l’inserto centrale è dedicato alla Giustiniana (antica stazione di posta, oggi sede di un Atelier d’artista)

Nella seconda i due quinterni della Giustiniana sono sostituiti da un allargamento di itinerario, comprendente Monte Mario e la Via Trionfale.

LA PRESENTAZIONE DEL 13 MAGGIO CONCERNE LA VERSIONE CON LA GIUSTINIANA

nel cui inserto è riprodotta una veduta inedita del tramonto sulla campagna romana visto dal quartiere realizzata da G. Schwarz, un moderno pittore grandtourista: come il suo antico “antenato” tedesco, Catel (vedi quadro di copertina), si è fermato a Roma, ha sposato una donna italiana, ha però anche tre figlie e un nipotino che chiama “Pupo”. La fondazione Catel ancora oggi esiste a Roma, nata per aiutare gli artisti tedeschi che vogliono soggiornarvi e studiare l’arte. Del resto tantissimi sono gli artisti e gli scrittori di origine tedesca citati nel libro, da Goethe (per le sue testimonianze sull’Acqua Acetosa e su Monte Mario) al Deutsch-Romer O. Achenbach, a J. A. Koch, da C. Rottmann a J. L.W. Muller e tanti altri. Anche lui come tanti suoi predecessori conosce tutti i sentieri della Campagna Romana, e la serie di tele che espone al museo Crocetti è stata dipinta sul posto, dal vero, dopo lunghe camminate per giungere alla giusta inquadratura, sul fiume Treja presso Calcata. Nelle due versioni del libro ci sono 4 sue vedute: il tramonto dalla Giustiniana (pag. 72 inserto Giustiniana) Il Parco Papacci a Grottarossa (pag. 51 della versione completa) Il Tumulo della Vaccareccia (pag. 92) il Santuario del Sorbo a Formello a pag. 93.

A CONCLUSIONE : UN OCCHIO A UN TIPO DI GRAND TOUR CONTEMPORANEO che ancora esiste , pur essendosi modificato nelle intenzioni, tenendo presente che tutti gli artisti che oggi vivono a Calcata, primo paese al di fuori della provincia di Roma, provengono da ogni dove e perfino la direttrice del museo dell’Agro Veientano è l’olandese Iefke van Kampen.

Si tratta di una Guida a ciò che ancora esiste dell’antico pur con le modifiche dei secoli e , insieme, a chi ne fu testimone. E’ stata un’impresa difficile riunire in una stessa pagina la storia di un luogo mitico e di chi lo raffigurò. La trasformazione del paesaggio in mito fu la conseguenza culturale del fenomeno del Grand Tour e dell’opera di un esercito di viaggiatori.

L’autrice non ha rinunciato a inserire alcune piccole scoperte, come il tavolino in micromosaico con la “tomba di Nerone” proveniente da San Pietroburgo, esposto a Milano nella mostra sul Grand Tour del 2022 (pag. 42) e l’individuazione della Fontana di re Carlo come set del pic nic di papa Enea Silvio Piccolomini (pag. 76).

BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
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BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
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BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
BEETHOVEN, NELLA NATURA ETERNA
mostra in mostra, 6 maggio 2023 ore 16.00
presentazione libro 13 maggio