L' EREDITA' INTANGIBILE
venerdì 3 febbraio 2017 - venerdì 17 febbraio 2017
Museo Crocetti
Esposizioni Temporanee, Ultime Novità
"Appartiene ormai alla tradizione della Fondazione celebrare la ricorrenza della morte di Venanzo Crocetti (Giulianova 1913 - Roma
2003), nella sede da lui fortemente voluta, costruita e dedicata all’arte. Quest’anno abbiamo deciso di celebrarlo e ricordarlo per l’attività accademica, ruolo che è stato sinora indagato, evidenziato e ricostruito solo marginalmente.
Il Maestro Crocetti, che pur era stato un autodidatta di genio, dedicò passione e impegno artistico nella prestigiosa attività di docente: subentrò dapprima all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, nella cattedra che era stata di Arturo Martini, dove insegnò dal 1946 al 1955, poi si trasferì in quelle di Firenze, inquadrato come professore ordinario di primo ruolo di Scultura.
Lasciò la Toscana nel 1963 avendo ottenuto il trasferimento all’Accademia delle Belle Arti di Roma, dove fu posto in quiescenza nel 1983 per limiti di età. Qui affiancò al ruolo didattico quello di amministratore nel triennio 1970-73, come membro del Consiglio di Amministrazione.
La compilazione annalistica delle Istituzioni che lo videro attivo e i documenti custoditi nell’Archivio “Crocetti” - di cui a margine della mostra è possibile visionarne una parte - nell’insieme ci forniscono utili informazioni per ripercorrere l’itinerario accademico del
Maestro, tratto biografico ad oggi non completamente valorizzato.
Gli impegni didattici di Crocetti hanno inizio nel 1943, quando viene nominato membro accademico e di merito dell’Accademia di San Luca. Qui ricoprirà il ruolo di vice presidente dal 1971 al 1972 e di presidente per i bienni 1973-74 e 1979-80. L’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze lo nomina nel 1956 accademico residente e componente del Collegio della classe di scultura.
Negli anni successivi viene riconosciuto accademico di merito della Pontificia Insigne Accademia Artistica dei Virtuosi al Pantheon, dell’Accademia Tiberina e della Real Accademia de Bellas Artes de San Fernando.
In tutte le Istituzioni che lo videro operativo, riuscì a creare una fitta rete di relazioni, connotate però dal suo essere incline ad esprimere a voce alta il personale patrimonio di idee e principi tanto da avere spesso rapporti dialogici con superiori e colleghi.
Nella vita del Maestro l’arte è totalizzante e governa anche il suo pensiero civico: eloquenti in tal senso le parole scritte all’amico Carlo Giulio Argan nel 1970, quando viene nominato Sindaco di Roma: «ogni artista, senza distinzione di tendenza e di colore sarà contento di questa scelta. Dovrebbe essere spontaneo per i cittadini dotati di un minimo di cultura il desiderio di portare
alla guida della nostra Città-Museo rappresentanti illustri della Cultura e dell’Arte».
Una persona con una tale visione non poteva lasciare solo una traccia materiale del suo passaggio; la scia morale di Crocetti vive nelle opere di chi ha trascorso uno spaccato della propria vita al suo fianco. Gli Allievi che espongono in questa mostra, tutti accomunati dall’esperienza artistica e umana che hanno potuto condividere con il Maestro, esprimono grande personalità,
creatività matura e capacità empatica anche se con forme, stili e materiali originali.
Un sentito ringraziamento alle Istituzioni che hanno concesso il patrocinio e agli Artisti che hanno accolto l’invito a essere presenti con le loro opere per testimoniare l’eredità intangibile lasciata da Venanzo Crocetti."
Carla Ortolani